La casa sull'albero

Torniamo a restituire la salita sugli alberi ai più piccoli anche come momento psicomotorio e di sviluppo delle loro enormi capacità motorie.
18 Agosto 2021 | di

I bambini conservano tendenze innate che richiamano il lato selvaggio del­l’essere umano. Tra queste, una delle più ignorate è quella del salire. I bambini hanno una propensione naturale a farlo.

A volte sfruttano ciò che hanno a disposizione e il genitore esterrefatto li trova nei posti più impensabili della casa: dai divani ai mobili, dai tavoli alle sedie, più o meno ovunque insomma. Nulla è inespugnabile. Non è scientificamente chiara l’origine di questa attitudine. Di certo, hanno più libertà nel fare come i nostri compagni animali senza le tante remore della civiltà.

Negli ultimi anni questo tipo di attività è stata quasi completamente proibita in nome della sicurezza. Per contro, fino agli anni Sessanta-Settanta, tutti i bambini passavano del tempo ad arrampicarsi sugli alberi. Ricordo le scorpacciate di ciliegie, amarene e more di gelso che aprivano l’estate. Con i compagni di scorribande si prendeva la bici, si andava fuori porta e ci si buttava sulle piante per raccoglierne i frutti. Spesso si rischiava anche di incappare nell’arrivo del proprietario, non sempre simpatizzante della causa infantile.

Intorno agli anni Settanta-Ottanta, quando ci si accorse che salire sugli alberi «in libertà» stava diventando un problema, in tutta Europa vennero realizzati i «parchi natura», conosciuti come Parchi Robinson, strutture ludiche che hanno lo scopo di sviluppare nei bambini queste competenze tradizionali, tra cui quella dell’arrampicata.

Ricordo, in particolar modo, una visita ai parchi gioco della città di Zurigo. Nel 1998 erano già 500 e, tra questi, ve ne era uno molto bello fatto di liane, corde e scale che permettevano ai bambini di passare da un albero all’altro, di salire e di scendere. Una vera goduria senza dover finire a Gardaland o a Disneyland.

I bambini potranno tornare a vivere in totale naturalezza questa importante dimensione della loro infanzia? Direi di sì e oserei addirittura dire «a km 0». Se la casa ha un giardino, i genitori possono costruire con i figli una casa sull’albero: una struttura assolutamente sicura, raggiungibile tramite una scala che permette al bambino di inerpicarsi e vivere questo spazio come uno scoiattolo o un ghiro, sentendosi in una tana.

È bellissimo da realizzare insieme ed è anche un’attività di bricolage molto simpatica. Gli alberi più predisposti sono il fico e pochi altri come aceri e faggi, alberi che abbiano tronchi forti e robusti, rami pesanti e radici saldamente ancorate a terra.

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Data di aggiornamento: 22 Agosto 2021
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