È davvero importante scoprire i nostri copioni educativi. Vale a dire quelle proiezioni che i nostri genitori hanno riversato su di noi, anche in modo inconsapevole, e che agiscono a un livello molto profondo della nostra vita.
La correttezza non appartiene al mondo delle favole, luogo simbolico dove l’iperbole, la metafora e l’esagerazione sono necessarie. E i piccoli ne beneficiano.
Abramo ci insegna a fidarci dei piani apparentemente illogici di Dio anche sui nostri figli, perché è Lui la stella Polare, il riferimento. Non noi o le nostre aspettative.
Se non si impara a casa, e nei primi anni di vita, il valore della gratuità, da adulti saremo mossi solo dal denaro e non saremo buoni lavoratori. Lasciamo gli incentivi e le paghe ai grandi, e proteggiamo i nostri piccoli dall’impero del denaro.
Ci vogliono padri e madri che sappiano restituire ai figli il gusto del buon litigio, capacità che preserva dalla violenza. Perché dietro a ogni uomo violento si cela sempre un bambino inibito nella sua necessaria formazione a gestire bene le relazioni.