Solo un pensiero che recuperi la dimensione spirituale (che è più ampia di quella religiosa) può oggi superare le divisioni e prendersi cura delle ferite del mondo.
Ogni cambiamento comincia col confutare questa credenza, che inibisce l’azione e la possibilità di fare qualcosa di diverso e di più utile, generando un pensiero alternativo: tra il dire e il fare c’è di mezzo non il mare, ma il cominciare.
L’essere umano lo abita non solo occupando uno spazio ma dandogli senso, legandolo a una storia e a un progetto. Dimorare nella speranza è il compito che ci è affidato.