Affrontare con coraggio le sfide della vita, trasformando il deserto in giardino. Come? Riscoprendo digiuno, preghiera ed elemosina. Maestra è la regina Ester.
L'imminente Quaresima ci invita tutti a convivere con Dio in una strada di dolore, zeppa di fratelli e sorelle schiacciati da sofferenze e ingiustizie. Tutti in attesa di essere liberati, con la forza dell’amore che tutto può, il mattino di Pasqua.
Il Carnevale è una festa pagana con radici antropologiche profonde, che poi è stata «incorporata» nel calendario cristiano come l’«eccesso» che precede il «vuoto» della Quaresima, da attraversare per gustare pienamente la gioia della Resurrezione.
Un gioco di parole per non cedere all’accidia e alla freddezza che attenta ai nostri cuori. È il centro del messaggio di papa Francesco per la Quaresima. Come attuarlo nel concreto?
L’astinenza, in fatto di cibo ma anche di dipendenze, ha il potere di mettere al centro la persona, che diventa protagonista e liberamente si mette in gioco.
La quaresima è un cambio in corsa, una conversione possibile, nel senso che è «nella nostra possibilità», a disposizione, a portata di mano. Un tempo per noi, popolo di Dio, meno intimistico di come lo abbiamo a volte vissuto e trasmesso.