La resurrezione è una faccenda molto concreta ed esistenziale per niente relegabile in chiesa in un unico momento dell’anno: va praticata ogni giorno, concretizzata, vissuta.
Scriveva Bonhoeffer: «Non trovi anche tu che la maggior parte delle persone non sanno a partire da cosa vivono? Vivere partendo dalla risurrezione: questo significa Pasqua».
Il mondo ha troppo dolore addosso per quello che abbiamo vissuto, per quello che stiamo vivendo. Vorrei una Resurrezione immediata. Lotteremo per una Resurrezione. Come questi contadini, una intera famiglia intenta a zappare...
Il detto popolare quest’anno mi risuona provocatorio. Con chi voglio fare Pasqua? Con chi ha paura di amare, e ancor più di essere amato. E allora… buona Pasqua, in buona compagnia!