Suor Aziza (Azezet Habtezghi Kidane) eritrea di origine ma oggi cittadina britannica, ha dedicato la vita agli ultimi tra Sud Sudan, Palestina, Etiopia e Giordania. Per prima ha denunciato la tratta che schiavizzava migliaia di persone nel Sinai.
Immaginare e realizzare percorsi virtuosi e di riscatto per le donne ristrette in carcere si può. Anche se sono poche, in percentuale, e spesso recluse in contesti non strutturati a dimensione di donna.
Settantatré anni portati sportivamente, la giusta dose di ironia per vivere e lavorare in un Paese difficile e di grande complessità. Alberto Cairo, fisioterapista, da 35 anni opera in Afghanistan, accanto alle persone mutilate a causa della guerra.
A dirlo monsignor Christian Carlassare, dallo scorso luglio alla guida della diocesi di Bentiu, in Sud Sudan, Paese dilaniato da decenni di guerra. Un amore, quello per l’Africa, che neppure il ferimento subito nel 2021 è riuscito a smorzare.
Sono costantemente in aumento, complici anche i nuovi mezzi di comunicazione, i social network o l’Intelligenza Artificiale che le rendono più semplici da ideare e realizzare. Stiamo parlando delle truffe online.
In dialogo con suor Albarosa Bassani, prima consultore storico, poi postulatrice e oggi consultore teologo per il Dicastero delle Cause dei Santi. Una delle poche donne a operare in tale contesto.