Tre sorelle: Ippolita, Lucrezia ed Eugenia, ognuna con un nome che, da solo, promette già un romanzo; e con un medesimo cognome, Della Morte, che evoca suggestioni pirandelliane sulla sua percezione collettiva. Un cognome tanto pesante quanto impegnativo che richiede alle tre sorelle di emanciparsi con un physique du rôle nutrito di sana autoironia.
Essere fratelli aiuta a divenire persone vere. Dà il senso del limite. Fa comprendere che l’errore è di tutti. Fa capire che l’amore non si assottiglia. E, soprattutto, che non siamo Dio.