L’Icona si scrive, non è una semplice immagine. Ti permette di affondare lo sguardo in un Mistero che è rivelazione, teologia, divina bellezza. Pensavo a questo mentre seguivo con preoccupazione le vicende legate all’Ucraina, terra di santi e di Bellezza. Pensavo a questo tenendo tra le mani l’ultima fatica di Alfredo Tradigo: Icone e volti d’Oriente.
Adriana Zarri (1919-2010) fu una donna cristiana impegnata con passione su più fronti: teologia, ambito sociale, pubblicistica, rinnovamento della Chiesa, contemplazione. Senza sconti, sempre schierata con il Vangelo e con le persone. Questo libro ne è la prima biografia completa, anche attraverso fonti inedite, dall’infanzia agli ultimi anni appartati nella campagna piemontese. Un’occasione preziosa per non dimenticare una testimone, scomoda ma coerente.
Apparentemente è niente di più che uno dei tanti documenti vaticani, in questo caso della Pontificia Commissione Biblica: la fitta numerazione per brevi capitoletti, l’abbondanza di citazioni bibliche. Ma se si ha il coraggio e la pazienza di addentrarsi in queste più di trecento pagine fitte fitte non ci si pentirà di averlo fatto. Intanto per la tempistica.