È l’esperienza dei ragazzi che frequentano l’Istituto Salesiano Don Bosco di Napoli. Un centro che ha saputo attivarsi subito dinanzi alla richiesta delle prime famiglie di profughi ucraini in fuga dalla guerra.
Le religioni oggi hanno la missione fondamentale di rompere la logica bellica e spostare il piano del discorso su un livello diverso: quello del comune destino della famiglia umana.
Dall’Ucraina al mondo, una rete di solidarietà, che ha il perno nei conventi e nelle parrocchie francescane, oggi aiuta migliaia di profughi di guerra.
Un confronto tra le due guerre nel cuore dell’Europa, a trent’anni di distanza, grazie a un testimone di eccezione: Franco Di Mare, inviato a Sarajevo nel 1992.