La musica nella grande Basilica antoniana. Un impegno che si protrae da secoli e nel quale si sono cimentati tanti e illustri maestri, come Costanzo Porta, Francesco Antonio Vallotti, Giuseppe Tartini.
«Cantare è di chi ama, ma specialmente è di chi è amato» sintetizza Maria Francesca Pillon, clarissa della fraternità di Camposampiero (PD), nell’agile volumetto Cantare, scritto a quattro mani con il compositore e direttore di coro Gianmartino Durighello. Un titolo puntuale e fattivo che invita a guardare al canto come a una delle dimensioni esistenziali che percorrono ogni vita, e quindi di conseguenza ogni liturgia.
Una volta accompagnava la nostra vita quotidiana, facendoci sopportare fatiche e noie. Oggi lo praticano solo i cantanti, sotto forma di spettacolo. Per fortuna rimane in uso nelle chiese: serve a preparare il nostro contatto più intimo con Dio.
