Review category: 
Gianmartino Durighello, Maria Francesca Pillon

Cantare

03 Novembre 2019 | Recensione di
copertina di Cantare
Scheda
Cittadella Editrice
2019
€ 12,50

«Cantare è di chi ama, ma specialmente è di chi è amato» sintetizza Maria Francesca Pillon, clarissa della fraternità di Camposampiero (PD), nell’agile volumetto Cantare, scritto a quattro mani con il compositore e direttore di coro Gianmartino Durighello. Un titolo puntuale e fattivo che invita a guardare al canto come a una delle dimensioni esistenziali che percorrono ogni vita, e quindi di conseguenza ogni liturgia. C’è molta azione nel testo, ma c’è forse più contemplazione: una dose di «cantare» ogni due di «amare», come la frase sopra riportata plasticamente rivela.

Durighello firma la prima parte dell’opera, di taglio più antropologico e spirituale, immaginifico; vi si rincorrono scene, simboli e suoni, senza perdere la piacevolezza della lettura anche quando si scende nel tecnico. Con lo stesso incedere, suor Maria Francesca si addentra nelle specifiche della musica sacra e liturgica. Difficile che un lettore mediamente curioso non trovi pane per i suoi denti, tanti sono i rimandi e gli spunti offerti, che spaziano da Vita di un uomo di Ungaretti a Il Silmarillion di Tolkien! Infatti, nuovi sentieri di riflessione sono aperti dalle frequenti citazioni. Ne scegliamo una, di sant’Antonio: «E risuona veramente una deliziosa sinfonia quando l’attività dei sensi è in accordo con il candore e la purezza dei pensieri».

Efficace infine la segmentazione in veloci capitoletti, con titoli evocativi anche da decontestualizzati: Ma Gesù cantava?; Il “non cantare” del tentatore; Il sacro silenzio. Già, nel testo c’è spazio pure per il silenzio, che è esso stesso musica (e per lo più sacra) perché, come ci insegnano gli autori, «il contrario della parola non è il silenzio, ma la distorsione della parola. Così il contrario di cantare non è tacere, bensì strepitare, distorcere, far rumore».

Data di aggiornamento: 03 Novembre 2019