Carmen Lasorella non ha certo bisogno di presentazioni: giornalista, anchor-woman del Tg2, inviata di guerra, autrice di reportage, opinionista, saggista, corrispondente da Berlino, direttrice generale di San Marino RTV… e la lista sarebbe ancora lunga. Ma c’è una cosa che Lasorella non aveva ancora fatto: scrivere un romanzo. Racconti brevi sì, ma romanzi no. Ora, con Vera. E gli schiavi del terzo millennio (Marietti 1820), rimedia alla mancanza e lo fa, come si dice, «col botto»: quasi quattrocento pagine di un romanzo in cui gli echi della sua «prima» professione ci sono tutti.
Da una terra soffocata dalla ‘ndrangheta, la testimonianza di Vincenzo Alampi, direttore della Caritas diocesana, espressione di una Chiesa che ha colto la sfida della legalità.
«L’Italia ha bisogno di una riscossa civica, di un’etica pubblica, di una comunità che controlli il decoro. Nel nostro Paese c’è un tasso di illegalità inaccettabile per una società civile. Serve un patto generazionale».