Uccisi nel 1220, i Santi martiri di Marrakech ispirarono molti giovani. Pure Fernando da Lisbona che, sul loro esempio, lasciò tutto per «vestire» il saio francescano.
Ben più di una veridicità storica, l’affresco di scuola giottesca dipinto su un pilastro del presbiterio in Basilica ci offre la verità mistica di una presenza che è rimasta intatta con la sua carica spirituale per quasi otto secoli.
Sant'Antonio sa parlare a tutti e in tutte le lingue. La testimonianza di un giovane appassionato di fantasy, capitato quasi per caso in Basilica a caccia di ispirazione per la sua tesi di laurea.
Il racconto del Santo alla luce della sua unica opera arrivata a noi, i Sermoni domenicali e festivi. In essi troviamo il volto e l’intera esistenza di Antonio: canonico agostiniano, frate minore, magister e predicatore.
Tramandata per oltre trecento anni grazie alla devozione antoniana, il tamunangue è la danza popolare venezuelana con la più grande ricchezza coreografica del Paese.
Poco importa se è mancata la processione, se gli ingressi in Basilica erano contati e le mascherine coprivano i sorrisi dei fedeli. Di certo questo 13 giugno 2020 resterà scolpito a lungo nella memoria di molti devoti del Santo.