È sempre stato attratto dalla figura del Santo, dal suo spirito missionario. Tredici anni fa la decisione di fra Tullio Pastorelli, francescano conventuale, di partire per il Cile.
Attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, una mostra negli spazi adiacenti al Museo Antoniano della Basilica del Santo riattualizza l’immagine del Taumaturgo.
La giovinezza spinge a scelte avventate, a essere abitati da grandi desideri e grandi passioni. Come accadde ad Antonio che, a 25 anni, decise di morire martire.
«Mi è sembrato che, in questo tempo, i passi del nostro Santo disegnassero per tutta la città un concreto sentiero di luce». La scrittrice Antonia Arslan racconta una Padova mai vista e una devozione più forte del virus.
La fede apre orizzonti e suscita energie come niente e nessuno. Proprio come accade a Sant'Antonio che, a 25 anni, decide di cambiare vita e credere in un sogno.