È una grazia che vive in eterno, spiritualmente, lungo le strade della memoria, delle emozioni, della gratitudine. Ne parliamo nella tappa umbra del cammino di Antonio.
A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, cosa c’entra oggi questa ricorrenza con la vita di un giovane in ricerca vocazionale e la vita dei frati francescani?
Amico di sant’Antonio e promotore della edificazione della Basilica del Santo, il beato Belludi è un riferimento per i ragazzi all'università e nelle scuole secondarie.
Anche la vita dei frati è segnata dalla malattia, dalla sofferenza e dalla morte. La fede e la vicinanza fraterna ci aiutano a dare luce a questi momenti, a chiamare la morte «sorella», come ci ha invitato a fare san Francesco.