Caro sant'Antonio
«Caro sant’Antonio, da sempre, nei momenti di grande dolore e difficoltà ho richiesto il tuo aiuto e la tua protezione. Tu non mi hai mai abbandonata. Ora, in questo momento di profonda tristezza, ti imploro di starmi accanto e proteggere i miei passi e il mio cammino. Tu, Santo dei miracoli che tutto puoi, ascolta il mio cuore, ti prego aiutami. Ripongo in te tutta la mia devozione e la mia fiducia. Grazie».
Rosaria
«Caro sant’Antonio di Padova, ti prego con viva fede. Ti chiedo di aiutare la mia famiglia in questo momento di grande difficoltà. Fa’ che le discordie che ci sono tra i miei genitori vengano superate con la forza della fede. Fa’ che la mamma sia serena. Ti prego con profonda fede nella speranza di venire personalmente, il prima possibile, a venerarti e ringraziarti sulla tua tomba».
Elisabetta
«Caro sant’Antonio, è un momento molto difficile per ognuno di noi, La paura della malattia ci annienta. Tanta tristezza regna nel mio cuore perché non posso andare a salutare papà in cimitero, sto male a non andare da lui e raccontargli le mie paure, dirgli quanto mi manca. Ho timore per il mio lavoro, dovrò chiudere il negozio se continua così e questa è la mia unica risorsa per vivere. Ti prego grande Santo, proteggi tutta la mia famiglia e il Santo Padre. Con devozione ti ringrazio».
Monica
«Caro sant’Antonio, ti presento una preghiera a Gesù da parte di una bambina del catechismo. Chiediamo la tua intercessione: “Caro Gesù, vorrei chiederti di far porre fine a questa tragedia del coronavirus. Mi manca la scuola, i miei amici, la mia vita normale. La mia sorellina avrebbe dovuto ricevere la prima comunione tra qualche giorno, ma non si può e le chiese, purtroppo, sono chiuse. L’unica cosa di cui sono contenta è che posso stare con i miei familiari anche se non posso incontrare la nonna, gli zii e papà che abita al Nord e noi siamo al Sud. Aiutaci Gesù e fa’ che possiamo tornare alla nostra vita normale presto. Grazie”».
Noemi
«Caro sant’Antonio, ti prego, prenditi cura della salute della mia mamma che è per me maestra di vita e di fede. Ti affido mio fratello disabile e disoccupato da tanto tempo, aiutalo a ottenere la grazia di un nuovo lavoro che gli restituisca dignità e lo aiuti economicamente».
Sabrina
«Caro sant’Antonio, lavoro in ospedale, in una terapia intensiva covid-19. Tanti sono i miei pensieri. Paura, ma anche senso di impotenza. Disagio. Incapacità di dimostrarmi forte e all’altezza di fronte ai miei familiari che ne risentono e che invece avrebbero tanto bisogno di un po’ di serenità nelle poche ore che dedico loro, figli in primo luogo. Paura per i miei genitori. Paura per il futuro. Paura di portare dentro casa questo virus terribile. Paura che tutto si possa interrompere senza aver goduto appieno delle Grazie che il Signore mi aveva donato. Paura che la fede mi abbandoni. Sensazione di non avere fatto abbastanza. E soprattutto disagio e senso di colpa per il fatto di non sentirmi un sostegno valido per i miei bambini in un momento come questo, dove una mamma dovrebbe essere una colonna e un faro. Invece non ci riesco, nonostante gli sforzi. Poi però penso che proprio l’ultimo giorno di “vita normale” ero a Padova. Io e mio marito abbiamo ricevuto una bellissima benedizione e ci siamo affidati al Santo, come ogni anno. Poi è successo tutto... Forse non era un caso che quel giorno fossimo proprio lì».
Giovanna
«Caro sant’Antonio, da tanto tempo sei nella mia vita e tante volte mi sono rivolto a te. Ora sono di nuovo qui, perché davanti a te non provo vergogna, so che ti posso chiedere qualsiasi cosa. Tu sai la situazione della mia famiglia, caro sant’Antonio. Sai le preoccupazioni per il lavoro, sai l’ansia per i figli, sai le profonde ferite, sai le difficoltà relazionali. Ti prego caro Santo, mostrami ancora una volta la strada, dammi un segno, perché io non capisco più dove devo andare e che cosa devo fare. Donami un po’ di luce e la forza di fare ciò che è bene. Ho paura, sono disorientato, ti prego, fatti vicino, perché mi sento solo».
Emilio
Salute, relazioni, famiglia, lavoro, vita, morte. Sono questi i temi attorno ai quali ruotano le decine e decine di lettere ed e-mail che riceviamo ogni giorno e di cui, qui, abbiamo scelto di pubblicare un davvero piccolissimo campionario. Sono missive capaci di andare al cuore della vita, di toccare ciò che conta. Perché Antonio è anche questo: il Santo delle cose importanti ma quotidiane, il messaggero verso il Padre, colui che, essere umano come noi, sentiamo più vicino e per questo degno depositario dei nostri segreti più intimi, delle nostre speranze più recondite, dei dolori più profondi e delle paure impronunciabili.
Quasi tutti coloro che ci scrivono ci chiedono di pregarlo per loro e i loro cari, domandano una parola di conforto o anche solo un po’ di ascolto in un mondo che, preso dalla fretta, pare non aver più tempo per niente e nessuno. E se anche la recente pandemia (tra le lettere qui pubblicate ce ne sono alcune giunte proprio nel periodo più difficile dell’emergenza) ha fermato, a caro prezzo purtroppo, questa corsa frenetica, ci ha però allontanato fisicamente gli uni dagli altri, facendoci ancor più percepire in modo acuto una profonda solitudine. Ma queste righe ci mostrano che anche nei momenti di vuoto e di paura sant’Antonio c’è. C’è con la sua presenza rassicurante che mantiene accesa la speranza e la certezza di un ascolto.
Chi è allora Antonio, in definitiva, per i tanti suoi devoti? Ce lo dicono queste lettere. È un amico, anzi è «l’amico», la presenza familiare di antica consuetudine o la recente conoscenza rivelatasi però da subito figura di riferimento. Certo, è anche il «Santo taumaturgo», il difensore dei diritti umani, il dotto sacerdote, l’umile frate, il coraggioso predicatore, l’uomo della carità. Ma prima, al principio di tutto, è un amico, una presenza costante che genera fiducia. Che ti dice, quasi sottovoce, che lui c’è, c’è sempre quando ne hai bisogno e ti condurrà lungo la strada della salvezza, anche se spesso non è quella che noi immaginiamo.
Lasciamo parlare queste lettere, allora, lasciamole risuonare nel nostro cuore dove, nel silenzio, sapremo anche noi cogliere quella voce amica che ci indica, ancora una volta, ciò per cui vale davvero la pena vivere.
Prova anche la versione digitale del "Messaggero di sant'Antonio"!
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