In pochi giorni, in questo inizio di marzo, nel Paese più meridionale dell'India si intrecciano i primi giorni del Ramadan e della Quaresima ed è appena passata «la notte di Shiva».
È la domanda che André ha posto a Gianna al termine del pellegrinaggio che ha portato i due giovani italo-brasiliani a ripercorrere il Cammino compiuto da Antonio nelle ultime ore di vita.
Sono tutti sorridenti gli «Antonii» disegnati dai bambini di Trentola Ducenta (CE), in occasione del pellegrinaggio in Campania delle reliquie del Santo. E siamo certi che lui sorrida per davvero guardando la fede pura di questi piccoli.
Antonio è un nome caro alla popolazione timorese. Perché appartiene al nostro Santo, amatissimo tra i giovani, che sono il 70% della popolazione. E perché così si chiamava il frate domenicano Taveira, tra i primi evangelizzatori dell’isola.
Da Greccio al Canada. La geniale intuizione di san Francesco è stata declinata da culture e tradizioni diverse, i cui manufatti hanno trovato casa nel Museo dell’Oratorio San Giuseppe, fondato 120 anni fa.