Comunicare cordialmente

Un mondo-mongolfiera bianco e nero sorretto da tre palloncini a forma di cuore e abitato da uomini e donne persi ognuno nelle proprie realtà quotidiane, tra giornali e schermi digitali. È l’illustrazione di Walter Capriotti (composta graficamente da Ottavio Sosio) che campeggia sulla locandina della 57^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali fissata il 21 maggio 2023. «Sembra che l’uomo si sia scordato di avere un cuore che va ascoltato e condiviso» ha spiegato l’artista. Fortuna che la speranza è l’ultima a morire. Non a caso Capriotti ha tratteggiato nella sua opera anche qualcuno che si arrampica lungo le funi per raggiungere i palloncini, «qualcuno che ha il coraggio di salire in cima per sedersi sul cuore della propria coscienza e riprendersela. Per ascoltare e parlare con la voce fraterna che solo il cuore possiede».

L’illustrazione di Capriotti rimanda al tema della 57^ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: «Parlare col cuore. “Secondo verità nella carità” (Ef 4,15)». «È il cuore che ci ha mosso ad andare, vedere e ascoltare ed è il cuore che ci muove a una comunicazione aperta e accogliente – ha detto papa Francesco lo scorso 24 gennaio nel Messaggio in vista di questa ricorrenza –. Dopo esserci allenati nell’ascolto, che richiede attesa e pazienza, nonché la rinuncia ad affermare in modo pregiudiziale il nostro punto di vista, possiamo entrare nella dinamica del dialogo e della condivisione, che è appunto quella del comunicare cordialmente. Una volta ascoltato l’altro con cuore puro, riusciremo anche a parlare seguendo la verità nell'amore (cfr Ef 4,15). Non dobbiamo temere di proclamare la verità, anche se a volte scomoda, ma di farlo senza carità, senza cuore. Perché il programma del cristiano – come scrisse Benedetto XVI – è “un cuore che vede”. Un cuore che con il suo palpito rivela la verità del nostro essere e che, per questo, va ascoltato».