La festa della Lingua, un prodigio senza tempo
È nota come Festa della Traslazione o, più comunemente, Festa della Lingua, perché ci riporta indietro al 15 febbraio 1350, quando, durante lo spostamento delle reliquie di sant’Antonio nella Cappella dell’Arca, san Bonaventura da Bagnoregio, allora ministro generale dei frati minori conventuali, scoprì la lingua del santo incorrotta, nonostante fossero trascorsi già oltre trent’anni dalla morte del Taumaturgo.
In occasione di questa ricorrenza, domenica 17 febbraio alle ore 10 p. Fabio Scarsato, direttore editoriale del «Messaggero di sant’Antonio» presiede la santa messa per gli associati al MSA. A seguire, alle ore 11: santa messa solenne presieduta da mons. Fabio Dal Cin, delegato pontificio per la Basilica del Santo. Alle ore 17: santa messa cantata presieduta da p. Giovanni Voltan, ministro provinciale OFM Conv, e processione all’interno della Basilica con le reliquie del Santo.
(Nella foto: Andrea Trebbi, particolare dell’Icona di Sant’Antonio con Gesù bambino ed episodi della vita, 1999).