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Teresa di Gesù

La mia vita

Il libro delle misericordie di Dio
20 Novembre 2021 | Recensione di
Teresa di Gesù
Scheda
Edizioni OCD
2021
€ 28,00

Che senso ha leggere oggi un testo che già definire di «mistica» sembrerebbe relegarlo tra i libri impossibili, comprensibile solo a chi l’ha scritto? Che utilità può avere per noi un’autobiografia spirituale, seppur in nuovissima traduzione, ma scritta da una donna morta nel 1582, spagnola, in un frangente storico molto particolare, tra cacciata di mori e di ebrei, inquisizione oppressiva, e carmelitana scalza, vissuta quasi sempre in stretta clausura, fraternità e povertà? Una sfilza di caratteristiche che certamente non ne farebbe oggi un’influencer di successo. E se fosse proprio la sua apparente inutilità e il suo essere «fuori tempo massimo» a renderla non solo utile ma necessaria alla nostra stentata vita cristiana? Alla fatica che facciamo a trovare narrazioni e parole nuove capaci di dirci oggi seguaci di Gesù Cristo.

La fatica del mistico, del resto, è proprio la ricerca appassionata di parole che non si riesce a trovare, per parlare di un’amicizia, quella con Dio, capace di riempire tutta la vita: «Perché una grazia è che il Signore faccia la grazia, un’altra è comprendere di che grazia si tratti e che si tratta di un dono, un’altra ancora è saperla descrivere e far capire come avvenga», scrive Teresa stessa. Il nunzio Filippo Sega la definì a suo tempo così: «Donna inquieta e vagabonda, disobbediente e contumace». Del resto, la stessa Teresa dice di sé di essere andariega, vagabonda, e la parola «cammino» compare più di novanta volte nel libro. Un bell’aiuto, quindi, per noi ossessionati da un io da inseguire e realizzare a tutti i costi, ma non sappiamo poi bene come. L’autobiografia di santa Teresa è declinata infatti all’«io»: inizia con «vorrei, io», ma termina con «voglia [il Signore] che in tutto io riesca a fare la sua volontà». Il segreto è tutto qui.

Data di aggiornamento: 20 Novembre 2021
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