«Cristo mio, amor mio, tutto il resto è vanità!». Ecco una sintesi della vita di Filippo Neri: parole che non rappresentano un disprezzo del mondo, ma piuttosto significano una particolare unione con Dio, sperimentata fin da giovinetto.
Il libro raccoglie, in modo sintetico,la testimonianza di 100 uomini e donne che, nel corso della storia, hanno cercato le vie della pace, «disarmandosi di fronte all’odio e alla violenza, hanno preferito abbracciare la forza del dialogo, l’arte della riconciliazione, il potere della lotta popolare nonviolenta». I volti di queste persone sono presentati seguendo un ordine cronologico, in quattro sezioni: maestri antichi, maestri dal Medioevo all’Illuminismo, maestri moderni e maestri contemporanei.
La storia del Novecento è segnata da violenze, guerre, azioni disumane, ma c’è chi ha cercato di resistere, manifestando il suo desiderio di libertà e di pace. Nel presente testo, di carattere divulgativo ma rigoroso nel citare le fonti, viene proposta la vicenda di Carlo Bianchi, vissuto nella prima metà del secolo scorso a Milano. Nato nel 1912 in una famiglia borghese, nella sua breve vita non si limita a «farsi i fatti suoi» ma, senza venir meno agli impegni di marito e di padre, si dedica alla resistenza fino al sacrificio della vita.
È un libro duro, l’ultimo firmato da Chiara Ingrao con Blessing e Giovanna Calciati. Un libro difficile, perché parla di dolore e lo fa senza sconti. Un dolore profondo, scavato nella pelle di una giovane donna di origine nigeriana, Blessing Calciati, abbandonata sin da piccola dalla madre, cresciuta fino a 6 anni con la nonna, poi mandata a vivere con il padre, fino a quando, a 13 anni, la madre la chiama in Italia, dove nel frattempo si è trasferita a vivere, per poi approdare in una Casa famiglia e, infine, giungere a casa di Giovanna Calciati, la madre affidataria.