Rinascere noi stessi

Significa lasciarsi rigenerare da ciò che abbiamo fatto esistere, che ci rimette in movimento aprendo vie nuove e impreviste: prendersi una responsabilità, impegnarsi per qualcosa, accogliere qualcuno.
01 Gennaio 2019 | di

L’inizio di un nuovo anno è sempre molto di più di un momento di rituale scambio di auguri e buoni auspici. «Nel mio principio è la mia fine, nella mia fine è il mio principio» scriveva il grande poeta T. S. Eliot. È un punto di passaggio tra un non più e un non ancora, un momento prezioso per fermarci a pensare a che cosa vogliamo dare inizio, che cosa vogliamo far esistere e «mettere al mondo», e così poter in qualche modo rinascere noi stessi. È un cammino entusiasmante di libertà, questo, molto più ricco del pensare cosa possiamo scegliere tra ciò che c’è già, tra le tante proposte nel supermarket del consumo e degli stili. 

«Senza rinascita niente è del tutto vivo», scriveva la filosofa e poetessa Maria Zambrano. Rinascere è molto di più che reinventarsi il look o cambiare abitudini. È lasciarsi rigenerare da ciò che abbiamo fatto esistere, che ci rimette in movimento aprendo vie nuove e impreviste: prendersi una responsabilità, impegnarsi per qualcosa, accogliere qualcuno, donare un po’ del proprio tempo per accompagnare, ascoltare, trasmettere qualche nostra capacità a chi può trarne frutto. Ci sono tanti modi di «dare inizio» e aprire un cammino diverso. Solo così possiamo sentirci davvero vivi e vivere un anno davvero nuovo. Perché, come scriveva Romano Guardini, «Vita è fecondità. E tanto più è viva la vita, quanto più è grande la sua forza di presentare ciò che ancora non esiste».  

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Data di aggiornamento: 01 Gennaio 2019
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