Ucraina, aria diversa

Le promesse di Zelensky, in parte mantenute, e le molte aspettative degli ucraini che l'hanno votato sull'onda di un vento di cambiamento.
20 Marzo 2020 | di

Nel maggio del 2019, quando l’attore comico Volodimir Zelensky, quarantenne, divenne presidente dell’Ucraina con il 73 per cento delle preferenze, il mondo reagì con grande stupore. Poi qualcuno cominciò a chiedersi come avrebbe fatto quel giovanotto (primo capo di Stato ebreo dell’Ucraina, storicamente non immune dall’antisemitismo) a mostrarsi all’altezza delle promesse e ancor più delle aspettative.

La differenza pare sottile ma è sostanziale. Zelensky, in campagna elettorale, aveva promesso lotta alla corruzione, fine alla guerra nelle regioni orientali senza farsi scippare il Donbass dalla Russia, rapidità nell’integrazione politica ed economica con l’Unione europea. Il giovane presidente non ha tradito: ha rinnovato le cariche statali e il personale politico (il  primo ministro è l’economista Oleksij Honcaruk, 35 anni), ha riaperto la trattativa con il Cremlino, proiettando l’Ucraina verso l’Europa.

I posti di lavoro creati in Ucraina da aziende registrate nella Ue sono cresciuti, come pure le esportazioni del Paese e gli investimenti da parte di aziende  europee. Gli studenti ucraini del programma Erasmus hanno superato quota 10 mila, contro i 329 del periodo 2004-2013. Nel Paese si respira senza dubbio un’aria diversa. Il problema non sono le promesse ma le aspettative. Zelens’ky è diventato presidente sull’onda di un vento di cambiamento che portava con sé un ottimismo esagerato.

Il fronte con la Russia resta caldo, sia perché nel Donbass si spara ancora sia perché la Russia è tuttora un partner economico (energia e banche, per esempio) importantissimo. In più, Zelensky ha dovuto affrontare una crisi con gli Stati Uniti: la procedura di impeachment a carico di Donald Trump che, secondo i democratici, avrebbe cercato di ricattare lo stesso Zelens’ky per convincerlo a trovare materiale compromettente sul figlio di Joe Biden, suo rivale per la presidenza. Quel che ha fatto Zelensky è già molto. Ma molti di coloro che l’avevano votato volevano tutto e subito.

 

Prova la versione digitale del «Messaggero di sant’Antonio»!

Data di aggiornamento: 20 Marzo 2020
Lascia un commento che verrà pubblicato