New York, le nonne chef dell’Enoteca Maria
Le nonne di tutto il mondo diventano ambasciatrici, in cucina, del cibo che unisce e che racconta di diverse culture. Un progetto che nasce da un semplice annuncio, per prendere poi una direzione diversa. In quell’annuncio, Jody Scaravella, italo-americano di Brooklyn, con una parte della famiglia emigrata da Sciacca, in Sicilia, e l’altra da Piacenza, cerca casalinghe italiane che cucinino piatti regionali per il suo ristorante «Enoteca Maria», a Staten Island, New York.
All’annuncio rispondono nonne italiane che si alternano ancora oggi in cucina portando in tavola le specialità regionali del Belpaese. Nasce la cucina della nonna: piatti autentici che ripercorrono il gusto della memoria. Quella di Jodie è legata alla nonna Domenica, sua musa ispiratrice.
Il progetto si espande, e dall’Italia abbraccia tutto il mondo: Nonnas of the World, che è anche diventato un libro, è la seconda cucina internazionale di «Enoteca Maria» che affianca quella italiana.
Ai fornelli ci sono ancora le nonne, ma questa volta da ogni parte del mondo. Come Carmen da Buenos Aires. Il Venezuela con Mariela da Vargas; e poi Nadezhda da Mezhdurechensk in Siberia, Habiba di Orano in Algeria, e Ploumitsa originaria di Chios, in Grecia.
All’«Enoteca Maria» si alternano ogni giorno nonne italiane e internazionali. «Chiedo di preparare quello che le loro nonne cucinavano per loro. Piatti della memoria, delle tradizioni», dice Scaravella. La sua memoria è legata a quella di nonna Domenica, originaria di Latina. Con lei, Jody andava al mercato a comprare la frutta e la verdura a Brooklyn. «Ricordo che lei assaggiava tutta la frutta prima di sceglierla – rammenta Jody –, e mi colpiva quando la gettava per terra se non era di suo gradimento».
Nonna Domenica preparava le lasagne con i piselli, la pasta con il sugo di domenica, ma soprattutto gli Happy Biscotti fatti con il pepe nero, e da consumare con il caffè.
Oggi il locale di Scaravella è molto gettonato. Perchè la cucina unisce. «Perchè il cibo mette d’accordo tutti, e diventa un mezzo per poter conoscere gli altri e superare ogni pregiudizio», sottolinea Jody. E nel futuro di «Enoteca Maria» ci sono ancora le nonne. «Presto si effettueranno delle riprese televisive, e forse si farà un altro libro. Molti progetti, e soprattutto ancora tante nonne da tutto il mondo». Tuttavia la ricerca di Jodie non è finita, anzi: «Aspetto ancora di conoscere la nonna che, come la mia, cucini gli Happy Biscotti».