Una vita «normale», fatta di gesti quotidiani e ripetitivi. Poi un giorno la routine si spezza. Accade qualcosa e l’esistenza viene stravolta. È capitato anche a Eugène Handschuh e a suo padre Oscar, i protagonisti di questa splendida graphic novel ambientata negli anni bui dell’Olocausto. Una storia colma di dolore, ma anche di speranza. «Un giorno le nostre vite cambiarono. Non pensavamo a ieri, e domani sarebbe anche potuto non arrivare mai. Dovevamo affrontare ciò che ci succedeva quel giorno.
Un «lampo blu» ha ridotto la terra a un ammasso di macerie e rifiuti, dove bande di ragazzini, le «mosche», rovistano in cerca di improbabili tesori, da rivendere in cambio di cibo e acqua. Finché i protagonisti di questa bella graphic novel trovano un oggetto misterioso, mai visto prima e che nessuno sa bene a cosa serva. Cosa sia lo lasciamo scoprire al lettore, ma certamente ha a che fare con domande profonde: di che cosa abbiamo davvero bisogno? Non solo per ragazzi.
Di questi tempi, costretti spesso e controvoglia a starcene chiusi in casa, abbiamo riscoperto il nostro «ambiente vitale», le quattro mura domestiche. E, forse, anche la voglia di storie belle, straordinarie perché normali. Di leggerne, ma molto più di poterne vivere. In questa graphic novel, o molto più semplicemente fumetto, se ne illustra e racconta una, vera, come dice il sottotitolo.