Sono quelle rilasciate dalla domanda del nostro lettore: «Come possiamo aiutare subito un miliardo di diseredati?». Una domanda generativa di cose buone.
Rifletto su un fatto di cronaca, con l’aiuto di un Sermone del Santo. E penso che sia vero e possibile, anche ora, quello che il Figlio di Dio ha fatto e fa per noi, spogliandosi delle «proprie vesti regali», e rischiando tutto per Amore.
Sta conquistando uno spazio crescente il counseling pastorale, forma di relazione d’aiuto nata negli Usa che cerca di integrare la spiritualità cristiana con l’apporto delle scienze psicologiche.
Tante piccole emittenti locali, grazie a numerosi volontari, sono diventate la voce dei bisogni del territorio, ma anche strumenti di educazione, informazione e intermediazione con le istituzioni.
Gli inviti a «dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati e vestire gli ignudi» occupano i primi tre numeri dell’elenco delle «opere di misericordia corporale».