Padre Giulio Albanese nelle periferie del mondo ha vissuto a lungo, come missionario comboniano. Ma nonostante viva in Italia ormai da anni, di Africa, di marginalità, di chi non ha voce continua indomito a occuparsi. Lo fa sia attraverso i suoi periodici viaggi nel grande continente sia attraverso i molti articoli o libri, come quello da poco uscito per Einaudi: Vittime e carnefici. Nel nome di «Dio». «Dobbiamo stare attenti a non cadere nella trappola di chi vorrebbe innescare uno scontro di civiltà – raccomanda padre Giulio –.