Giusto sette secoli fa, il beato friulano partiva da Venezia destinazione Cina. A distanza di 700 anni, rimane intatto il fascino della relazione di viaggio che egli offrì all’Occidente, e che in controluce parla anche della sua santità.
Il film «Miss Peregrine» impegna la nostra identificazione empatica verso uno stuolo di eccentriche creature. La pellicola fa sorridere, spaventa e commuove. Ma soprattutto non pone barriere alla nostra gioia di vivere.
Percorrendo il mondo in lungo e il largo, due avventurosi viaggiatori-cronisti-esploratori: Giulio Badini e Anna Maria Arnesano hanno collezionato in Terre Incognite una strabiliante galleria di micro-universi, spesso estranei al turismo tradizionale, oppure remoti e inaccessibili: dai deserti e dalle savane della Namibia, all’arcipelago tropicale fuori dal tempo in Guinea Bissau; dalle architetture di fango nel Mali agli ultimi cannibali della Melanesia nel Pacifico, alle tribù primitive del nordest dell’India, fino alle chiese e ai monasteri del Caucaso.
Scrittore, giornalista, fotografo. Questo ritratto inedito del romanziere statunitense riflette anche un London privato, ancorché testimone del suo tempo.
Cento anni fa, nel novembre del 1916, scompariva Jack London: uno dei più originali, controversi e, per alcuni versi, visionari scrittori di tutti i tempi.