Terre Incognite
Percorrendo il mondo in lungo e il largo, due avventurosi viaggiatori-cronisti-esploratori: Giulio Badini e Anna Maria Arnesano hanno collezionato in Terre Incognite una strabiliante galleria di micro-universi, spesso estranei al turismo tradizionale, oppure remoti e inaccessibili: dai deserti e dalle savane della Namibia, all’arcipelago tropicale fuori dal tempo in Guinea Bissau; dalle architetture di fango nel Mali agli ultimi cannibali della Melanesia nel Pacifico, alle tribù primitive del nordest dell’India, fino alle chiese e ai monasteri del Caucaso.
Indossati i panni di Indiana Jones, i due autori si sono messi anche sulle tracce dell’armata perduta di Cambise, nel Deserto Occidentale dell’Egitto. E hanno cercato le mitiche città romane e le oasi nel deserto algerino.
Utilizzando un linguaggio asciutto ma, a suo modo, visionario, accompagnato da foto che lasciano sbigottiti per la loro audace e disarmante intensità, questo Grand Tour da mille e una notte è anche un viaggio nella grandezza del nostro passato, e un’ammiccante riflessione sul nostro presente. Un viaggio dentro un’umanità frastagliata che, in fondo, cambia lingua, etnia, espressioni e nevrosi, ma che coltiva e condivide le stesse paure, ambizioni e speranze a ogni latitudine e in ogni epoca, evocando un’idea leopardiana di fratellanza universale nel cui alveo perfino le architetture e la natura stessa, ancorché selvaggia o minacciosa, paiono assumere sembianze umane.
Si scopre così che il nostro piccolo pianeta, anche nell’era della globalizzazione, si trasfigura in un ricchissimo mosaico di civiltà, capace di espandersi all’infinito in questo libro, fino al salutare stordimento della percezione che ne abbiamo sempre avuto, condizionata da modelli culturali e da luoghi comuni che l’omologazione di massa ha talora tentato di imporci, a volte con preoccupante successo.