Una persona con disabilità non può essere fonte di ispirazione per gli altri solo perché ha una disabilità. Simona Atzori e Inga Petry lo dimostrano.
I giovani con disabilità spesso hanno bisogno di avere attorno a sé una grande dose di fiducia per capire chi sono e che cosa vogliono davvero.
È dedicato alla bellezza l’ultimo libro di Roberto Ghezzo. Una bellezza preziosa, perché parla di unicità. Come quella insita nella disabilità.
Il porto è una chiara metafora del compito di genitori ed educatori. Chiamati ad aiutare i giovani loro affidati a raggiungere il «mare aperto».
Una scuola «con le porte aperte» è un contesto inclusivo dove chiunque viene accompagnato e può esprimere i propri talenti, progettando il futuro.
In Italia c’è un popolo di caregiver silenzioso, che non si concede mai riposo e manda avanti situazioni a dir poco complesse gratuitamente.