In Galilea, sui passi di Gesù, per un po’ sono diventato come il centro del mondo e del tempo. Perché il cammino risveglia.
Se perdessimo la capacità di ascoltare, diventeremmo muti. E se anche riuscissimo a parlare, non toccheremmo il cuore di alcuno.
Non c’è ascolto senza empatia, senza la cura del padre chino sul figlio. Ascoltare è un’arte che mette a disposizione testa e cuore.