Poco male se quest’anno la processione di sant’Antonio non si può fare. Se non saremo noi a recarci da lui, sarà anche lui a venire da noi. E non è detto che questo non sarà il suo più grande miracolo…
In questi mesi, i nostri vescovi hanno fatto giungere le loro Lettere pastorali nelle comunità cristiane. È vero che questo strumento è «di prassi» nelle nostre diocesi, ma probabilmente – per fortuna – sta sempre più cambiando rispetto a certi documenti del passato così autoreferenziali, scritti in stretto ecclesiastichese, teologicamente più che esatti ma praticamente incomprensibili o almeno ben lontani dalla vita concreta delle persone, da durare… un bel niente (e ancor meno essere letti, forse dagli stessi parroci?).
La Santa Pasqua è il momento dell’anno che più di ogni altro ci invita a «risorgere», a rinnovarci, a restituire slancio alla vita e ai nostri sogni e desideri.
Nella nostra società, oggi, prima di sconfiggere il male, c’è da ripristinare una chiara differenza tra male e bene. Ed è questo il compito della famiglia, della scuola, delle istituzioni tutte. La cronaca insegna.
Marina Corradi, inviata del quotidiano «Avvenire», è una delle penne più intense del panorama giornalistico italiano. Raffinata e sensibile, riesce a cogliere e a dare corpo nella scrittura a tutte le sfumature dei sentimenti e delle emozioni che attraversano l’animo umano. E in questo romanzo, appena pubblicato da Marsilio, tale sua caratteristica emerge in modo particolarmente dirompente.
Il 19 marzo è la festa del papà. Un'occasione per ricordarci che paternità, e maternità, non sono date una volta per tutte, ma si costruiscono giorno per giorno.