In Ciad un progetto in apparenza semplice nasconde una grande storia di missione che coinvolge un padre gesuita e un territorio vasto due volte l’Italia, minacciato da forti tensioni etniche e religiose.
Il discernimento spirituale è insieme metodo e obiettivo della vita cristiana. Per riconoscere l’opera di Dio nella vita di ciascuno. E per divenire, sempre più, credenti maturi, responsabili e, soprattutto, liberi.
Anno 1522. Un giovane basco trentunenne, Íñigo López de Loyola, che sta vivendo un profondo travaglio interiore, lascia la casa paterna diretto ai santuari mariani del nord della Spagna, e da lì, via Barcellona e Venezia, a Gerusalemme. Íñigo López è Ignazio, sant’Ignazio, il fondatore della Compagnia di Gesù. Su quelle strade e in quei luoghi del nord della Spagna progressivamente capirà sempre meglio a cosa è chiamato, ispirando tanti a seguire le sue intuizioni e diventando un maestro spirituale per tutta la Chiesa.
Giappone, 1633. Due gesuiti venuti dal Portogallo cercano un confratello che ha abiurato a favore del buddismo. «Silence» (USA 2016), l’ultimo film di Martin Scorsese, è un viaggio alla scoperta della fede incarnata nella storia.
Dopo aver raccontato in «Vita» la storia dell’emigrazione italiana, Melania Mazzucco, scrittrice, ritorna sull’argomento ma dal punto di vista di una rifugiata. Dal suo ultimo libro, «Io sono con te», esce un ritratto inedito dell’Italia e della resilienza umana.