Il Cammino di Sant’Ignazio
Anno 1522. Un giovane basco trentunenne, Íñigo López de Loyola, che sta vivendo un profondo travaglio interiore, lascia la casa paterna diretto ai santuari mariani del nord della Spagna, e da lì, via Barcellona e Venezia, a Gerusalemme. Íñigo López è Ignazio, sant’Ignazio, il fondatore della Compagnia di Gesù. Su quelle strade e in quei luoghi del nord della Spagna progressivamente capirà sempre meglio a cosa è chiamato, ispirando tanti a seguire le sue intuizioni e diventando un maestro spirituale per tutta la Chiesa.
Quel primo decisivo pellegrinaggio – Ignazio firmerà poi le sue lettere con la dicitura “il povero pellegrino” – è ripercorribile da Loyola a Manresa pure oggi, ed ora diventa più semplice seguirlo a piedi o in bicicletta anche per gli italiani, grazie a questa nuova guida che in 27 tappe permette di completare il percorso in un territorio che dai Paesi Baschi porta fino alla Catalogna e alle porte di Barcellona.
L’editore Terre di mezzo ci ha abituato bene con le sue guide – chi scrive ha provato sul campo ad esempio Di qui passò Francesco di Angela Seracchioli – e anche questa volta coglie nel segno. Ci sono tutte le informazioni pratiche necessarie al camminatore, le mappe e i dislivelli, i punti di appoggio e le distanze, ma non manca nemmeno l’apposita Guida al cammino interiore: «Le meditazioni quotidiane trasformeranno il viaggio fisico in un cammino spirituale» promettono gli autori.
Molto bella anche la prima sezione del libro, con un’ampia introduzione che inquadra i tre principali motivi del partire: il desiderio, la speranza e l’itinerario, tre temi umani presenti in tutte le tradizioni di pellegrinaggio fin dalla notte dei tempi. E riguardano ciascuno di noi, credente o meno. «Mettiti in marcia – ci invitano gli autori –. Porta con te le tue speranze e i tuoi interrogativi. Mentre avanzi, vedrai cose straordinarie. Dopotutto, ognuno ha qualcosa da imparare in ogni pellegrinaggio». Non resta che partire!
Un’ultima nota: gli autori hanno voluto essere davvero inclusivi, anche di coloro che hanno chiamato «pellegrini da poltrona», i quali possono solcare le strade del cammino con in mano il libro e appoggiandosi alle foto postate dai pellegrini «veri» sul sito web Caminoignaciano.org.