Insicurezza, paura, panico. Come vincere queste sensazioni, prodotte dagli attacchi terroristici in Occidente e dall’eco che hanno sui mass media? Non siamo solo vittime: siamo esseri umani che possono, insieme, reagire.
La mente torna al viaggio in Pakistan, e rivive la paura provata. Ma anche il coraggio della testimonianza, la forza della speranza, i gesti fraterni e amichevoli capaci di superare gli steccati religiosi e di restituire fiducia nell’umanità.
Dobbiamo molto a quanti, uomini e donne, hanno seguito Gesù fino a donare il sangue. Tra loro i beati fra Miguel e Zbigniew, indicati da papa Francesco quali intercessori per la pace e la difesa dalla violenza e dal terrorismo.
La paura dell’ignoto, del vuoto, dell’orrido diventa diffidenza per tutto quello che è diverso da noi. Ma lo spavento o la ripulsa sono spesso solo una difesa istintiva e fuorviante da ciò che ancora non conosciamo.