Un volume attualissimo, concepito all’indomani dell’ultima, drammatica, «acquagranda» che ha colpito Venezia nel novembre 2019, e che lo scoppio della pandemia di covid-19 ha reso, purtroppo, ancor più attuale. Un volume ricco di domande intelligenti e provocatorie, a partire da quella di fondo: come possiamo abitare con rispetto il mondo in cui viviamo?
Proprio nei giorni più difficili della pandemia è uscito questo volume di fratel Luciano Manicardi, dal 2017 priore della comunità di Bose. Pagine che affrontano un tema di grande attualità sempre, ma in quei giorni anche di urgente e drammatica attualità: la fragilità. Perché è stata la fragilità colei che per prima abbiamo incontrato nei giorni del confinamento.
Lo sfruttamento di persone e risorse nei Paesi in via di sviluppo è un circolo vizioso che si può rompere soltanto mettendo in discussione stili di vita e senso di responsabilità.
Il senso di colpa di un medico e il suo strano legame con il figlio di un paziente deceduto aprono scenari di condanna e redenzione nel film «Il sacrificio del cervo sacro».
Ci sono regole che si possono disattendere. Perché a volte il semplice buon senso deve prevalere su ogni altro aspetto, permettendo così di andare davvero alla «conquista della libertà».