suor Marzia Ceschia

Le esigenze di una vita buona

Gli imperativi con cui Francesco termina il «Cantico» mettono alla prova il nostro modo di essere cristiani, sollecitandoci a fare della vita uno spazio di coralità, per la Parola di Dio, per le parole delle sorelle e dei fratelli, di ogni creatura.

Sora morte, canto dell’esistere

Al tempo di Francesco la morte era una presenza quotidiana, oggi è allontanata e virtualizzata. L’Assisiate ci riporta alla realtà e ci sprona ad affidarci, perché Sora morte è il culmine della vita.

In pace, con tutti i sensi

Vivere riconciliati significa agire la pace nelle situazioni e nelle relazioni a cui siamo interiormente e corporalmente esposti. Vivendo una letizia che permette di lodare.

Governare servendo

È quanto ci insegna la «madre terra». Perché la logica del servizio è la sola a garantire l’esistenza, la sola che lascia essere l’altro, che non cede alla violenza e alla tentazione del potere, che rispetta i limiti che l’esistenza altrui pone.

Illuminare la notte

Ogni essere umano ha in sé, come il fuoco, il potenziale per curare e per ferire. La solidarietà, la fraternità, la mitezza disinnescano l’aggressione e suscitano la compassione che guarisce.

Essere acqua

L’acqua evoca dimensioni essenziali del nostro cammino umano e di fede. È generativa: promuove la vita e la difende. Ci indica la virtù della castità e dell’umiltà, e si dona senza curarsi d’essere invisibile.

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