Significa lasciarsi rigenerare da ciò che abbiamo fatto esistere, che ci rimette in movimento aprendo vie nuove e impreviste: prendersi una responsabilità, impegnarsi per qualcosa, accogliere qualcuno.
Le categorie sono necessarie per affrontare una realtà sempre più complessa, ma non possono essere irrigidite: altrimenti si trasformano in stereotipi e pregiudizi, che anziché aiutarci a comprendere ci rendono ottusi.
La relazione tra un noto stilista e la sua modella si tinge di giallo quando emergono gli spettri del passato. «Il filo nascosto» (Usa 2017) riflette sul concetto di cura dell’altro e sulla «riplasmazione» di se stessi.
Le comunità devono fare i conti con un paradosso che nasce quando si mettono insieme liberta personale e adesione al "gruppo". Come uscirne? Inventando nuove forme di libertà...