29 Aprile 2021

La svolta possibile

Lui si è ritagliato i suoi spazi nella coppia, isolandosi. Lei, sentendosi sola, si è innamorata di un altro. Che cosa fare a questo punto?
La svolta possibile

© Giuliano Dinon / Archivio MSA

«Cari Edoardo e Chiara, sono sposata da quasi vent’anni e ho due figli (un maschio e una femmina) di 15 e 13 anni. Con mio marito non è mai andata bene, c’è sempre stata una pacifica convivenza senza però condividere mai nulla di profondo. Lui è un uomo molto silenzioso e investe totalmente il suo tempo tra lavoro, sport e lavori di casa. Con i figli ha un rapporto dello stile “vivi e lascia vivere”: permette che si organizzino da soli e li giustifica in tutto. Io invece credo che certe regole vadano date e che sia importante trasmettere loro dei valori (in questo modo però io sono la mamma rompiscatole mentre il papà è buono e comprensivo). Quello che nel tempo mi ha fatto soffrire di più è che mio marito si professi disinteressato a tutto quello che riguarda la fede e mi sono così spesso ritrovata ad andare a Messa, al gruppo di preghiera e alle riunioni di catechismo dei figli da sola. Con il passare del tempo mi sono adattata a questa situazione, concedendomi di vivere le cose in cui credo senza più insistere che anche lui partecipasse. Questo mi ha portato a conoscere un uomo (separato con due figli) che con me condivide la fede in Cristo, che mi supporta, mi accoglie e mi comprende.

Abbiamo cominciato chiacchierando e condividendo le nostre vite e le nostre fatiche, ma, un po’ alla volta, la relazione si è fatta sempre più profonda e intima e ora ci ritroviamo profondamente legati da un sentimento di amore e stima reciproca. Non ci sono stati gesti fisici tra di noi, neppure un bacio, perché lui è molto rispettoso della mia situazione di donna sposata. Ci sentiamo praticamente tutti i giorni e il mio cuore freme nell’attesa di poterlo sentire o incontrare. Sono molto confusa. È vero che dovrei restare con mio marito, ma allora perché il Signore mi ha fatto conoscere quest’altro uomo? Perché devo scegliere di restare in una relazione deprimente, rinunciando a vivere una vita dove potrei amare ed essere amata? È possibile che il Signore mi chieda di restare in un matrimonio sbagliato? È vero che i miei figli soffrirebbero per una separazione, ma poi non avrebbero forse una mamma più felice e soddisfatta? Ditemi voi qualcosa, non so più che cosa devo fare…».

Anonima

 


Carissima lettrice, quella che ci porti non è una situazione semplice. In casi analoghi c’è chi si schiera a favore di una visione normativo/spirituale e chi, invece, per una soluzione legata alla soddisfazione personale. Chi appoggia il primo criterio porta argomenti come la speranza che il matrimonio possa risollevarsi, l’indissolubilità del legame sacramentale, il danno verso i figli, ecc…Gli altri, che un matrimonio infelice non serve a nessuno, che la vita è una e non vale la pena passarla nell’insoddisfazione, che poi si potrebbe chiedere il riconoscimento di nullità del matrimonio ritornando ad avere una situazione regolare, ecc… Ognuna delle due posizioni ha qualcosa di giusto e per questo proveremo a tracciare una via di mezzo.

Per farlo, come spesso accade in questa rubrica, non daremo un’indicazione su che cosa sia giusto fare, ma forniremo ulteriori elementi da tener presenti nella riflessione. Siamo convinti, infatti, che tu sia l’unica che ha il diritto di decidere come muoversi (pur considerando le ricadute su figli e marito), perché sei la protagonista di questa situazione, sei adulta ed è giusto che sia tu ad assumerti le responsabilità della scelta. Oltretutto, non conoscendoti bene, non possiamo «cucire in modo sartoriale» quello che diciamo e cercheremo perciò di essere prudenti e rispettosi. Dal momento poi che dalla tua lettera non sappiamo molte cose,  non possiamo dare per scontato né che tu abbia già percorso alcune strade né che non le abbia percorse. Tenendo quindi conto di questo ti chiediamo: avete cercato un aiuto per risollevare la vostra relazione? Ad esempio, andando ai seminari di Mistero Grande, ai percorsi di Retrouvaille o facendovi aiutare da uno psicoterapeuta di coppia?

Avete mai parlato delle vostre difficoltà con amici fidati? Forse tuo marito, sentendosi suggerire da un altro uomo che è il caso di fare qualcosa, potrebbe smuoversi dalla sua passività. Hai mai provato a mettere in crisi la sua comoda vita? A volte, l’unico modo per smuovere una persona dalla sua zona di comfort è creare una zona di «scomfort». Un esempio? Se lui non vuole mettere mano a questa relazione che ti crea dolore, tu dimostragli che non sei più disposta a fare nulla in casa né a concederti sessualmente. A quel punto comincia a spendere tutti i vostri soldi, finché non capirà che è il caso di prendere in mano la situazione. Della serie: se non lo farà per virtù, lo farà per necessità. Hai mai provato a essere davvero assertiva con lui, a fargli capire, non semplicemente lamentandoti, che la relazione così com’è per te è mortifera?

Hai mai pensato che questo tuo innamoramento verso un’altra persona potrebbe essere la salvezza del tuo matrimonio? Ci spieghiamo meglio. Immagina di svelare a tuo marito che ti sei innamorata di un altro uomo perché questo ti sta dando quello che lui ti ha negato: ascolto, affetto e condivisione. A questo punto lo metteresti dinanzi a un bivio. Dovrebbe decidere se vuole che tu viva l’amore e l’ascolto con quest’altra persona oppure, comprendendo finalmente la gravità della situazione, potrebbe scegliere di provare a salvare il vostro rapporto. Mettendosi, per esempio, in un percorso per crescere insieme come persone e come coppia in un «apprendistato all’amore». Abbiamo visto molte coppie che, proprio a partire da un tradimento, sono rinate. 

Carissima, se tutto questo alla fine risultasse inutile, allora resterebbe aperta le questione che ci poni nella lettera. In questo caso ti suggeriamo solo di farti accompagnare singolarmente da qualcuno per discernere la situazione nella sua specificità, cercando di comprendere che cosa il Padre ti sta chiedendo. Prima, però, prova a fare le cose che ti abbiamo suggerito: una svolta è sempre possibile.

Edoardo e Chiara Vian

 

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Data di aggiornamento: 29 Aprile 2021
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