700 anni di Marco Polo
Mercante, viaggiatore, illustre cittadino della Serenissima, consigliere e alto funzionario del Gran Khan Kublai... Questo e molto altro fu Marco Polo. In 70 anni di vita l'esploratore veneziano contribuì a far conoscere l'Oriente nell'Europa del XIII secolo, fornì importanti informazioni alla cartografia occidentale e ispirò intere generazioni di viaggiatori europei. A 700 anni dalla morte di Marco Polo (Venezia 1254 - 1324), il Comune di Venezia e l'Università Ca' Foscari, con la collaborazione di Fondazione Musei Civici di Venezia e di tantissime realtà associative della città, hanno deciso di celebrare l'illustre concittadino con un ricco calendario di eventi diluiti in tre anni.
Obiettivo del Comitato Nazionale per le celebrazioni (che comprende come proponente il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e come Presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti la Rettrice Tiziana Lippiello): dare lustro alla memoria del veneziano, noto per «il primo attendibile e completo resoconto dell'Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa».
«Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l'Oriente lontano - ha spiegato Luigi Brugnaro -. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane. La riscoperta della sua figura evoca temi di grande attualità: come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre ed i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, spesso ora sono aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza. Per questo siamo aperti a ricevere nuove proposte».
Era il 1271 quando un Marco Polo adolescente, al seguito del padre Niccolò e dello zio Matteo, partì da Venezia alla volta della Cina per una spedizione commerciale. Un viaggio di oltre tre anni - rallentato da maltempo, guerre e malattie - lungo la Via della Seta, per raggiungere la corte di Kublai Khan. Il nipote di Gengis Khan regnava all'epoca su un vasto territorio che si estendeva dall'Europa orientale al Mar del Giappone. Un impero in cui Marco Polo, guadagnatosi la fiducia dell'imperatore, rimase per un quarto di secolo.
Celebrano quegli anni di scoperte (raccontati successivamente da Rustichello di Pisa in Il Milione) le iniziative organizzate a Venezia nel 700° anniversario della morte dell'esploratore veneto. In primis, la mostra «I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano nel Duecento» a Palazzo Ducale dal 6 aprile al 29 settembre. Tra opere d'arte, reperti, documenti, manufatti (in tutto circa 300 pezzi provenienti da collezioni e musei nazionali e internazionali), l'esposizione accompagnerà il visitatore in Asia, al fianco di Marco Polo, ripercorrendo la geografia fisica, politica e umana dei suoi incontri.
«Raccontare oggi Marco Polo permette di capire come le relazioni fra diverse società, culture e come le rotte verso l’Oriente, non abbiano smarrito importanza e attualità - commenta Mariacristina Gribaudi, presidente di Muve - (...). Anche se oggi ogni parte del mondo è facilmente raggiungibile, l’incontro con ciò che è altro da noi può e deve destare ancora stupore e meraviglia, come fu per Marco Polo. Ricordare il suo viaggio nelle mostre e con le iniziative proposte da MUVE è un invito alla scoperta, alla conoscenza, alla comprensione».
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(Foto: la partenza di Marco Polo da Venezia in una miniatura del XV secolo).