15 Marzo 2020

Amiche di fuso

Dodici blogger sparse in giro per il mondo che raccontano la vita da expat al femminile su un magazine digitale, una pagina Facebook e un profilo Instagram. È la formula di «Amiche di Fuso».
Originaria della Sardegna, Nadia Fronteddu, è arrivata da pochi mesi a Sydney.
Originaria della Sardegna, Nadia Fronteddu, è arrivata da pochi mesi a Sydney.

Da più di cinque anni «Amiche di Fuso» (www.amichedifuso.com) è un punto di riferimento digitale per una comunità al femminile in crescita, quella expat. Dodici blogger che raccontano i Paesi dove risiedono, attraverso il magazine digitale, la pagina Facebook e il profilo Instagram dove il gruppo spiega come si vive in giro per il mondo e, in alcuni casi, anche cosa vuol dire rientrare in Italia e ricominciare daccapo a casa propria.

Seguire i canali di «Amiche di fuso» significa passare dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti nel giro di un post, con soste a portata di clic anche in Congo, Svizzera, India, Taiwan, Giappone, Kuwait, Italia e Australia. Voci e città non rimangono sempre le stesse: alcune delle componenti del gruppo hanno lasciato spazio a nuove reclute, e ci sono stati rientri e traslochi, come nel caso di Nadia Fronteddu, arrivata da pochi mesi a Sydney. Originaria della Sardegna, Nadia di strada ne ha fatta tanta, letteralmente: si è trasferita all’estero per lavoro nel 2005, subito dopo la laurea, e ha vissuto in Serbia, Bulgaria, Romania, Arabia Saudita, Perù, Argentina e, prima dell’Australia, anche in Sardegna per alcuni mesi «di transito».

Ingegnere, sommelier e mamma, Nadia ha lanciato il suo blog «Abaya and Heels» quando viveva a Riad nel 2013: «Mi sono resa conto che ho dovuto scoprire tutto da zero – spiega –. Non c’erano molte notizie» on line, anche perché tutto «quello che scrivi in Arabia Saudita è passibile d’arresto». Grazie all’ironia, alla genuinità e all’entusiasmo che contraddistinguono i suoi contenuti, Nadia racconta le sue avventure in maniera «semiseria» ed è entrata, fin da subito, a far parte di «Amiche di fuso».

Negli anni «il gruppo è cambiato, si è evoluto fino ad arrivare all’attuale magazine on line, e ci stiamo divertendo un sacco». Grazie alle chat, le amministratrici del gruppo si sentono «a tutte le ore del giorno e della notte». La bellezza di vivere a latitudini diverse del globo fa sì che per «qualsiasi gioia o dolore, per qualsiasi cosa c’è sempre qualcuna pronta a sostenerti, a farti ridere, a darti un consiglio, dallo “spannolinamento” alla cena».

L’esistenza di un legame forte tra le blogger traspare dai loro post, e ha favorito la creazione di una comunità che conta più di 9 mila persone. Nadia si sente molto fortunata ad avere questa rete, virtuale ma assolutamente concreta, e spezza una lancia a favore dei social media che, nel suo caso, si sono rivelati uno strumento importante per coltivare dei bellissimi rapporti che in più occasioni hanno superato lo schermo del cellulare o del computer. Alla domanda su quale sarà la prossima destinazione, la risposta è: il mondo, almeno finché i figli, ancora piccoli, lo permettono.

 

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Data di aggiornamento: 15 Marzo 2020
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