28 Gennaio 2018

Cercate un lavoro?

Un sottopasso ferroviario un po’ claustrofobico. È quello nel quale mi sembra si sia infilato il lavoro. Con i suoi nuovi diktat anch’essi claustrofobici… Sicuri che siano a misura d’uomo?

sottopasso ferroviario

Cercate un lavoro? Seguite i consigli di «Businesspeople»: ecco i mestieri più creativi del 2018, big data specialist, influencer strategist, vintage system specialist… Per fortuna che c’è anche illustratore e grafico, e così capisco anche io. Anche se, da moralista, storco il naso di fronte alla richiesta di «evocare emozioni» come mission di un illustratore. Le emozioni, come il lavoro sono cose serie. Insomma, sono tagliato fuori. Per età e per sapere. E lo sono i ragazzi che conosco quando passeggio per le piazze delle città dove vivo.

Chiedo di conoscere qualche segreto di questi lavori e mi viene risposto: «Perdere tempo è peccato capitale». Come glielo spiego che mi piace perdere tempo. Perdonatemi, conosco tutte le risposte razionali, le obiezioni, le alzate di spalle, la commiserazione che questa frase che ho appena scritto provoca. E non ho trovato di meglio che mettere qui la foto di un sottopasso ferroviario un po’ claustrofobico. So anche che avete ragione, non sta bene perdere tempo se si vuole avere un lavoro creativo. Devo solo spiegarlo a chi si sveglia al mattino e deve raccogliere pomodori, a chi va a fare pulizie negli ospedali, a chi varca i cancelli di Amazon (un nuovo business e nuovi lavori già vecchi) e deve registrare trecento pezzi all’ora, cioè cinque al minuto. Quanto è lungo un minuto?

Come mi piacerebbe un mondo che andasse al passo del più lento. Come in montagna.

Data di aggiornamento: 28 Gennaio 2018

1 comments

5 Febbraio 2018
Gentile Andrea Semplice, perfettamente d'accordo con le sue considerazioni. Vorrei aggiungere, da donna del sud estremo, che il lavoro è sempre stato un sogno spesso inseguito in molti che poi hanno dovuto emigrare. Ecco, la nostra patria non riesce a contenere le richieste di lavoro che i giovani manifestano, ora però questo gap si sta approfondendo, molti giovani ormai emigrano verso la Germania da laureati, prima erano operai e contadini delle regioni meno sviluppate, che si avventuravano verso il Belgio, la Francia o la Germania, fino poi a raggiungere le Americhe. Oggi questo fenomeno è più grave perché non si riesce a spiegare la mancanza di lavoro per i laureati che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro in modo stabile e produttivo. Mi chiedo il reale motivo di questo. Credo che molto abbia a che fare con i vecchi problemi mai risolti come per esempio la 'ndrangheta e la cattiva amministrazione della cosa pubblica, la caduta della politica in affarismo di bottega, la mancanza di dignita' e di giustizia nei confronti del popolo sempre più emarginato.
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di Anna Letizia

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