Una sartoria nel centro di Salè, in Marocco, fa da sfondo alle vicende di una coppia di artigiani alle prese con il lavoro, la malattia e l’omosessualità nel film «Il caftano blu» (Marocco 2022) di Maryam Touzani.
Nel mondo occidentale è forte un sentimento di rifiuto del lavoro, un capovolgimento del suo valore, un disinteresse per quel che è stato considerato fondamento della vita civile.
Far rinascere la sericoltura in Calabria sembrava una missione impossibile. E invece ritornare alle colture e all’artigianato della tradizione si sta rivelando un successo, per i protagonisti di questa storia e per l’intero territorio.
Se vogliamo avere un rapporto giusto con il lavoro dobbiamo ricordarci che prima sono l’uomo e la donna a nobilitare il lavoro con la loro presenza, con le loro mani e con la loro intelligenza.
Alcuni dei nostri più brillanti cervelli lavorano all’estero. Ma sanno fare rete. Lo ha dimostrato la XVII Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo svoltasi a Philadelphia, in Pennsylvania.
Il dialogo è essenziale anche nel mondo del lavoro. Perché è un processo trasformativo di sé e del mondo circostante, che ci permette di non irrigidirci su posizioni conflittuali.