Review category: 
Marinella Perroni

Colloqui non più possibili

con Michela Murgia
02 Novembre 2024 | Recensione di
Colloqui non più possibili
Scheda
Piemme
2024
€ 17,90

Rendere l’assenza una presenza: è possibile? È quanto cerca di fare in questo libro, denso e bellissimo, Marinella Perroni, teologa e biblista, dando corpo alle parole del Vangelo di Giovanni (cfr. Gv, 14,15-21) riferite a Gesù, ma soprattutto compiendo un’operazione molto umana: quella di chi, mettendo insieme memoria e immaginazione, continua, seppure in altro modo, con quanti se ne sono andati, quel colloquio intimo e profondo avuto in vita. «Perché la memoria – scrive Perroni – è ben più viva del ricordo, e solo l’immaginazione riesce a vincere la fissità del ricordo e a trasfigurarlo in memoria» facendo sì che la morte non abbia l’ultima parola. 

Era, è, un’amicizia profonda quella che ha legato per oltre dieci anni Marinella Perroni e Michela Murgia, un rapporto fatto di tavole imbandite, di lunghe chiacchierate, ma soprattutto di infiniti confronti sui temi della fede, aspetto fondamentale nella vita di Murgia, ribadito anche nel suo primo libro postumo uscito lo scorso gennaio (Ricordatemi come vi pare): «Sono cattolica e il mio incontro con Dio è un incontro nella storia, non fuori dalla storia. Tutto quello che ho fatto nella vita l’ho fatto nella convinzione di stare dentro il progetto di Dio. Non c’è un giorno della mia vita in cui non ricordi di essere stata credente». Perroni e Murgia toccavano quindi, nei loro confronti, tutti i temi appartenenti a quell’umanità che Gesù Cristo, Dio incarnato, ha condiviso con noi: la vita, la morte, il mettersi dalla parte dei fragili, i legami materni, la famiglia, ma anche la forza della parola e del silenzio liberato dalla retorica, i temi del femminile finalmente svincolati da un patriarcato anche ecclesiale che, invece di far crescere libertà, imprigiona per controllare. 

Non è un libro facile questo di Perroni, non nello stile che è invece essenziale e rigoroso, ma nei contenuti, complessi e profondi, come d’altro canto sono queste due donne. Ma vale tutta la fatica di una lettura lenta e attenta, perché, come tutte le cose preziose, svela se stesso pian piano. Michela Murgia considerava Marinella Perroni una dei suoi maestri nel campo della fede (l’altro è il biblista don Antonio Pinna) perché «mi ha mostrato il femminismo dentro la fede» e, grazie a lei, «sono riuscita a perdonare alla Chiesa il fatto di non essere all’altezza della parola di Dio soprattutto in relazione alle donne». Una maestra che è stata per molti versi madre, confidente, sorella, amica. Leggiamolo, questo libro, anche per comprendere quanto, al di là di ogni mancanza dolorosa, sia vero che la morte non ha mai l’ultima parola sull’amicizia, sul bene. Sulla vita.

Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»! 

Data di aggiornamento: 05 Novembre 2024