29 Dicembre 2017

«Dì a qualcuno…». Una storia della Noche Buena

Gli occhi dei bimbi malati chiedono «il permesso di vivere». Lo racconta Eduardo Galeano, in una notte di festa, in un luogo particolare, in Nicaragua.

bimbo all'ospedale La Mascota tra le sedie

Non sapevo quale foto scegliere per i giorni del Natale. Mi sono accorto di non aver mai fotografato il Natale. E allora ho scelto una terra dove non esiste l’inverno. E ho ricopiato parole che non sono mie. Raccontano di un medico, un pediatra, che era un poeta. Un medico che ha salvato centinaia e centinaia di bambini nel suo ospedale, La Mascota, a Managua, in Nicaragua. Fu lui a creare più di trenta anni fa un reparto per i bambini colpiti da tumore.

Questa piccola storia non è malinconica. È colma di dolcezza. L’ha scritta Eduardo Galeano, nel Libro degli Abbracci (edito in italiano da Sperling & Kupfer).  

«Fernando Silva dirige lospedale pediatrico di Managua. Una vigilia di Natale rimase a lavorare fino a tardi.
Si sentivano già gli scoppi dei razzi, e i lampi dei fuochi dartificio illuminavano il cielo, quando Fernando si decise ad andarsene a casa, dove lo aspettavano per la festa.
Mentre stava facendo un ultimo giro attraverso le corsie per vedere se tutto era in ordine, sentì dun tratto un lieve rumore di passi alle spalle. Passettini di bambagia. Si volse, e vide uno dei piccoli pazienti che lo seguiva. 
Nella penombra, lo riconobbe, era un bambino che non aveva nessuno. Fernando riconobbe quel viso già segnato dalla morte e gli occhi che chiedevano scusa, o forse chiedevano permesso.
Fernando gli andò vicino e il bimbo lo sfiorò con la mano:
‘Diglielo...’, sussurrò. ‘Di
a qualcuno che io sono qui’».

La foto, sì, è un mio scatto. Nel cortile di quell’ospedale. I bambini dondolano sulle sedie, i loro capelli sono caduti per la chemio. Hanno voglia di vivere, gli occhi chiedono «il permesso di vivere», vogliono che si sappia di questa loro volontà. Fernando Silva ed Eduardo Galeano non ci sono più. Tocca a noi dire a qualcuno, nella notte di Natale, che loro sono lì.

Data di aggiornamento: 29 Dicembre 2017
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