Georgia, un futuro da scrivere
Affacciata sul mar Nero a ovest, stretta tra la Russia a nord, la Turchia e l’Armenia a sud, e l’Azerbaijan a est e a sud-est, la Repubblica della Georgia si trova al tavolo della geopolitica con tre commensali che possono essere determinanti sul suo futuro: l’Europa, la Russia e la Cina.
Una situazione simile a quella vissuta da altre Repubbliche ex sovietiche o Paesi che gravitavano nell’orbita di Mosca, e che aspirano a entrare nell’Unione Europea o ad avvicinarsi all’Occidente, nonostante le crescenti interferenze del Cremlino.
La Georgia è legata essenzialmente all’agricoltura, ma è il settore del turismo ad avere notevoli potenzialità di sviluppo grazie anche al rimarchevole patrimonio culturale, storico e paesaggistico del Paese caucasico.
Elisa Baglioni, studiosa di letteratura dei Paesi dell’ex Unione Sovietica, ha incontrato in Georgia giornalisti, intellettuali e giovani attivisti. Ne ha raccolto le voci e gli umori restituendoci un quadro dell’identità e della cultura dei georgiani nel suo saggio dal titolo Una strada per la Georgia - Poeti, sentimenti di piazza e lingue di confine per i tipi di Exorma Edizioni.