I semi iracheni

Il dialogo interreligioso si alimenta di piccoli passi che possono rivelarsi di grande portata. Proprio come quelli compiuti da papa Francesco durante la sua visita in Iraq lo scorso marzo.
22 Luglio 2021 | di

Un prezioso libro antico – il cosiddetto libro sacro di Qaraqosh –, fortunosamente sfuggito alla furia distruttiva dei guerriglieri del Daesh, è tornato da qualche mese alla sua sede irachena per mano di papa Francesco, nel corso della sua visita in Iraq, come già aveva scritto ampiamente Giulia Pigliucci nel numero di aprile del «Messaggero di sant’Antonio».

L’antico testo era stato portato in Italia, dove era stato restaurato a cura del Focsiv, il cui assistente, monsignor Luigi Bressan, vescovo emerito di Trento, ne racconta volentieri la vicenda ancora con una certa commozione. Perché il «carico» affidato al Pontefice ha un valore davvero inestimabile, paragonabile solo alla portata di quello stesso viaggio compiuto da papa Francesco, un evento difficile da dimenticare nella memoria ecclesiale.

Come sarà possibile scordare espressioni come quelle pronunciate nel corso dell’incontro con l’Ayatollah Al Sistani? O la stessa immagine che raffigura i due leader religiosi, che mai si erano incontrati prima, cordialmente seduti uno di fronte all’altro?

Il dialogo interreligioso si alimenta di piccoli passi che possono rivelarsi di grande portata, proprio come questo, e riflettere su quanto è stato compiuto diventa più che doveroso, anche a distanza di tempo. Il Papa in quella sede ha lanciato un grido contro «ostilità, estremismo e violenza» che definisce «tradimenti della religione». «E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione», ha concluso con una fermezza per molti inconsueta.

Una giornata che passerà alla storia. Un seme di fratellanza e condivisione che non mancherà di generare a lungo copiosi e buoni frutti. Uno dei quali l’abbiamo già gustato alla vigilia della visita del Pontefice, quando il premier iracheno Moustafa al-Kadhimi così twittava: «In memoria degli storici appuntamenti di oggi, dichiariamo il 6 marzo Giornata nazionale della tolleranza e della coesistenza in Iraq». In attesa degli altri, che di certo arriveranno nei prossimi mesi.

 

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Data di aggiornamento: 22 Luglio 2021
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