Il dono non è il regalo

Perché ci scambiamo regali a Natale ma anche in occasione di altre ricorrenze? Intervista a Lorenzo Biagi, filosofo morale, eticista e antropologo, tra i maggiori studiosi del dono.
18 Dicembre 2024 | di

I pacchetti che ci scambiamo a Natale che cosa significano? Da dove viene questa tradizione? Si tratta di un rito che risale alla notte dei tempi e che caratterizza l’umanità fin dagli albori della civiltà, «un essenziale antropologico», che oggi, però, è insidiato e stravolto nel significato dalle tendenze consumistiche del nostro tempo. Per recuperarne il vero valore, ci siamo rivolti a uno dei maggiori esperti del dono e del donare, Lorenzo Biagi, filosofo morale, eticista e antropologo.

Msa. Che cosa significa donare?

Lorenzo Biagi. Donare significa desiderare di costruire una relazione importante con l’altro, offrire riconoscimento e vivere nel mutuo aiuto. Il dono ci permette di iniziare e poi rigenerare continuamente il legame interpersonale e in definitiva il legame sociale. La società umana nasce e vive grazie alla catena del dono. Il senso del donare non risiede nell’oggetto scambiato ma nell’alleanza e nel legame che il dono inaugura o rinsalda. Non dimentichiamo che tutta la nostra socialità primaria è basata e articolata sul dono: famiglia, parentela, amicizia, la stessa scuola primaria acquistano un valore decisivo per la vita umana perché piena di doni.

Che cosa dobbiamo recuperare delle caratteristiche costituenti del dono?

La sua potenza unitiva che tiene insieme le specificità e le differenze. La sua capacità di far incontrare creativamente i nostri desideri di convivenza, di accorciare le distanze, di azzerare situazioni di violenza e di scontro, di mettere da parte ogni forma di misconoscimento e ridare vigore alla voglia di stare insieme nella reciprocità e nella promessa di mutuo aiuto. Il dono dice, attraverso l’oggetto scambiato, «tu per me sei importante» e nel contraccambio avviene la risposta dell’altro che conferma che anche tu conti per l’altro.

In fatto di regali, che cosa non è dono?

Il regalo è standardizzato e precostituito: si parla infatti di «articoli da regalo», che rispondono più alla giostra consumista che alla finalità peculiare della persona o delle persone destinatarie del regalo. Il regalo non impegna nessuna relazione, è destinato a essere al più «usato» e poi dimenticato. La logica del regalo risponde alla tirannia del momento in cui siamo avvolti. Non riesce a fare storia e a rigenerare legami magari divenuti sfilacciati. Certo, viene da dire che, piuttosto di niente, il regalo ha se non altro la capacità di rammentare la forza smarrita del dono.

In che rapporto sta il dono con la cura e la salvaguardia dell’ambiente?

Il donare passa attraverso il paradigma della cura e del servizio e non certo attraverso quello imperante del potere e dello sfruttamento. Il dono ha infinite espressioni e il prendersi cura è una di quelle fondamentali, sia nei confronti delle persone che dell’ambiente. Tutti possiamo con semplicità prenderci cura dell’ambiente, perché l’ambiente è esso stesso prima di tutto un dono che la vita ci ha fatto. La pratica di estrarre soltanto dall’ambiente è stata mortifera e nefasta. Ricominciamo ad accogliere il dono dell’ambiente e a contraccambiarlo prendendoci cura della sua ricchezza e varietà.

Per fare un Natale più in linea con il vero senso del dono, a che cosa dovremmo prestare attenzione?

Il dono ha nel suo dna l’intenzione di creare una società del riconoscimento e di una giusta ripartizione dei beni tra gli esseri umani. Esso non è solo poesia né tanto meno «buonismo». Il dono va a scovare quelle persone che più sono misconosciute, dimenticate, espulse, violate dal nostro sistema di vita. Quindi dobbiamo prestare attenzione verso quelle persone che il nostro sistema sta quotidianamente scartando, emarginando, lasciando indietro. E a essere sinceri, siccome è il sistema consumista che butta fuori sempre più persone, a Natale dovremo disertare i negozi sfavillanti e cercare doni che tanto nella produzione quanto nella distribuzione, portano il marchio del mutualismo, così sia quando compriamo che quando doniamo alimentiamo la catena del dono.

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Data di aggiornamento: 18 Dicembre 2024

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