23 Settembre 2020

Matteo Macchioni: «La mia vita in musica»

Il giovane artista è tra i tenori leggeri più affermati in Italia e nel mondo. Un interprete dalle apprezzate agilità tecniche e con un vasto repertorio.
Matteo Macchioni interpreta il Conte di Almaviva ne «Il Barbiere  di Siviglia» di Gioacchino Rossini.
Matteo Macchioni interpreta il Conte di Almaviva ne «Il Barbiere di Siviglia» di Gioacchino Rossini.

L’Italia è il Paese con il più vasto patrimonio culturale al mondo. Mentre si nutre profondo rispetto per le opere artistiche ereditate dai maestri del passato, non altrettanto accade nei confronti di chi l’arte la fa, la produce e la porta in giro per il mondo. Non è la prima volta che il ruolo dei nostri artisti non viene giustamente riconosciuto. Anche in tempo di Covid-19 hanno dovuto «alzare la voce» per far valere i propri diritti e accedere, visto l’annullamento di intere tournée nazionali e internazionali, ai bonus previsti. Tra gli artisti emergenti, Matteo Macchioni, originario di Sassuolo (Modena), uno dei più promettenti tenori leggeri, diventato famoso grazie a un talent show e approdato, dopo tanta gavetta, nei più importanti palcoscenici italiani ed esteri.

«Durante il lockdown – rivela Macchioni – ho scritto una lettera al presidente del Consiglio. Partendo dall’emergenza sanitaria, ho espresso un pensiero sulla situazione attuale degli artisti in Italia – spiega –, facendo presente la situazione di tanti di noi. In questo periodo ci siamo visti annullare progetti per almeno tre stagioni. Per quanto mi riguarda, nonostante le cancellazioni e i rinvii internazionali, ho in calendario diversi concerti in Italia e all’estero per l’autunno 2020, insieme al ritorno a Copenhagen con Così fan tutte di Mozart, a inizio 2021».

Gli esordi quando è ancora un bambino. «Non ho iniziato subito con il canto. In verità, quand’ero piccolo, tra i miei interessi c’erano i motori e tutto quello che riguarda la meccanica. Una passione che ho coltivato osservando mio padre». Matteo inizia suonando la batteria e, poi, il pianoforte. «Tutto è nato come un gioco. Nel tempo questa passione è diventata pian piano il mio lavoro. A 6 anni ho iniziato a studiare pianoforte, ma già a 4 mi divertivo con una batteria che mi era stata regalata per Natale. Mi è sempre piaciuto improvvisare con i suoni, il ritmo, la musica, pure a fare baccano con tamburi, piatti e bacchette: mi ha reso un bimbo felice. Il diploma accademico di secondo livello in pianoforte è arrivato nel 2007. Parallelamente ho coltivato lo studio e la passione per il canto lirico. Fino alla svolta nel 2010».

È di quell’anno la sua partecipazione al talent show Amici e il debutto al Teatro Giuseppe Verdi di Salerno nel ruolo di Nemorino ne L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, diretto dal Maestro Daniel Oren. «Quando ho partecipato ad Amici non ero un tenore, ma solo un pianista fresco di studi. In quegli anni ho iniziato a studiare e a perfezionare la tecnica tanto che la predisposizione per i ruoli di bel canto rossiniani e mozartiani mi ha subito portato a interpretare al meglio alcuni personaggi, molto amati anche all’estero, come il Conte di Almaviva ne Il Barbiere di Siviglia o Don Ramiro ne La Cenerentola».

«Il mio sogno? È già realtà»

Tra le altre opere spesso portate in scena da Macchioni proprio per la grande richiesta da parte di pubblico e teatri, anche Don Giovanni di Mozart, Pagliacci di Leoncavallo, La Cenerentola e La gazza ladra di Rossini per citarne alcuni. «L’opera lirica italiana è conosciuta e apprezzata ovunque – afferma Macchioni –. Alla fine di ogni spettacolo, in qualsiasi posto del mondo ci si esibisca, è un mare di applausi, di ringraziamenti, di orgoglio per questo nostro patrimonio riconosciuto a livello planetario». 

All’estero Macchioni ha cantato ne Il Barbiere di Siviglia al Teatro del Bicentenario di León (Messico) e nel Billy Budd di Britten, un’altra tra le opere e gli autori più gettonati. Nell’ultimo biennio ha cantato ne La Cenerentola (Don Ramiro) all’Opera di Lipsia, ne Il Barbiere di Siviglia (Almaviva) alla Royal Danish Opera House di Copenhagen. Ha debuttato in Inghilterra alla Welsh National Opera di Cardiff con La Cenerentola. È stato al Theater Freiburg con il Don Giovanni ed è tornato al Festival di Erl nella stagione estiva con il Guglielmo Tell di Rossini (Ruodi) oltre al Così fan tutte di Mozart alla Royal Danish Opera House di Copenhagen. Rossini e Mozart sono tra i compositori, proposti da Macchioni, più amati dal pubblico. «Sono stato in molti teatri – conclude –. Il mio desiderio è portare la musica ovunque. Un sogno? Il mio è già realtà, è quello che sto vivendo: l’opportunità, il piacere, la gioia di fare ogni giorno ciò che amo di più». 

 

Prova la versione digitale del «Messaggero di sant'Antonio»! 

Data di aggiornamento: 23 Settembre 2020
Lascia un commento che verrà pubblicato