Ricordatemi come vi pare
Michela Murgia compie oggi, 3 giugno 2024, 52 anni. Lo scriviamo al presente, perché talmente forte è il suo ricordo e vivo il suo pensiero tra noi, che pare proprio non ci abbia mai lasciate e lasciati. In realtà se n'è andata il 10 agosto 2023, a seguito di un cancro al rene, vivendo il periodo della malattia con una forza, una trasparenza e una capacità di condivisione anche del dolore, straordinarie. Dando la possibilità, alle persone che l'hanno amata, di circondarla di un profondo affetto che l'ha accompagnata, da vicino o da lontano, fino all'ultimo giorno.
Michela, vogliamo dirlo subito, ci è molto cara. Ha collaborato per oltre dieci anni con il «Messaggero di sant'Antonio», raccontando, sulle pagine della nostra rivista, mese dopo mese, la storia di persone «belle», generose, non straordinarie ma capaci di fare della loro vita ordinaria un dono, capaci di mettere a frutto i famosi talenti evangelici per il bene comune.
Il 30 aprile scorso è uscito questo suo ultimo libro, che avrebbe dovuto essere il primo postumo, ma in realtà è stato anticipato a gennaio da Dare la vita. In questo volume, Michela Murgia si racconta a Beppe Cottafavi, editor per Mondadori, che già aveva curato Tre ciotole. L'idea di queste pagine, come spiega lo stesso Cottafavi nell'introduzione al volume, nasce «l’8 maggio 2023. [Michela Murgia] aveva iniziato a raccontarsi a Milano, durante le riprese per il lancio di Tre ciotole […]. Lì, guardandoci negli occhi, piangendo ma soprattutto ridendo, ci venne – insieme, a lei e a me – l’idea della sua autobiografia. Nella seconda settimana del luglio 2023 ho incontrato tutti i pomeriggi, dalle 18 alle 20, Michela Murgia nella sua nuova casa di via Ettore Rolli a Roma. Era già molto provata dalla malattia, ma mi ha raccontato ciò che riteneva importante e utile far sapere della sua vita. Così come mi ha dato accesso alle sue giocate di ruolo, inedite, a suoi post social, anche molto antichi, e ad altri file archiviati nel suo computer e mai pubblicati. […] Condivido la curatela di questa autobiografia personale, intellettuale e politica della maggiore scrittrice e attivista dei nostri tempi con Alessandro Giammei, suo figlio d’anima, curatore editoriale delle sue opere e professore di letteratura italiana all’Università di Yale».
I testi contenuti nel libro sono molto diversi gli uni dagli altri. Ci sono pagine inedite, racconti mai pubblicati che si affiancano ad altre pagine e ad altri racconti che, chi seguiva abitualmente Michela Murgia, ritroverà per averli letti o sentiti magari sui social. Ma, soprattutto, ci sono pagine molto intelligenti e profonde, allegre e piene di passione. Libere. Esattamente com'è stata la vita di Michela Murgia. Una vita ricca di fede, ricca di speranza, ricca di carità. Carica di senso e di bellezza.
Quanto ci manchi, Michela, quanto ci manca il tuo sguardo limpido e originale, la tua rara capacità di analisi. La tua generosa attenzione, soprattutto nei confronti di chi non aveva voce. E, anche se non sempre abbiamo condiviso tutte le tue battaglie, siamo convinte e convinti che la tua presenza ha reso il mondo un posto migliore. Ritrovarti in queste pagine per chi, come noi e tanti nostri lettori e lettrici, ti ha voluto bene, è il regalo più bello.
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